Kung Fu Mulan: come la Cina vuole riscattarsi dal film della Disney (con trailer)

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Il film di Mulan uscito a pagamento sulla piattaforma streaming Disney+ non è stato tanto apprezzato dai fan asiatici e soprattutto non dai fan cinesi, che ne sono rimasti piuttosto delusi e, in più il film non ha ricevuto gli incassi che ci si aspettava dalla prima settimana di proiezione (Disney+ non esiste in Cina, per cui è uscito nelle classiche sale cinematografiche).

Per questo motivo, per riscattare la storia del film e anche l’intera Cina (un po’ come fece Mulan stessa), è in uscita nelle sale cinematografiche un nuovo film d’animazione con protagonista la principessa guerriera, una di quelle che cominciano a cambiare l’idea di principessa Disney che si aveva nel secolo scorso.

C’è comunque da ricordare che anche il primo film d’animazione di Mulan, uscito nel 1998, non fu tanto amata dalla Cina, o meglio, non fu e non è anche oggi, a quanto pare, la Disney a essere apprezzata dalla nazione. Questo per eventi dello scorso secolo che riguardano un vecchio film, Kundun, dove il Dalai Lama è visto come una vittima perseguitata dalla Repubblica Popolare cinese.

La nuova pellicola è intitolata Kung Fu Mulan ed è prodotta dalla Gold Valley Film. Chissà se questa vecchia/nuova avventura della salvatrice della Cina potrà avere il successo che la storia originale merita, riuscendo a entrare nuovamente nel cuore di bambini, adolescenti e adulti che hanno alte aspettative a riguardo.

Kung Fu Mulan: le dichiarazioni

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Fonte: cinema.everyeye

A parlare del nuovo film è Karen Luo, produttore esecutivo e anche capo delle operazioni internazionali della casa cinematografica Gold Valley Film.

«Quando nel 1998 è uscito il primo film d’animazione dedicato a Mulan e il pubblico mondiale ha pensato che fosse una grande storia, i cinesi sono rimasti sicuramente felicemente sorpresi da questa produzione. Ma molti di noi hanno anche sentito che il personaggio che vedete in quella storia è più una ragazza americana che una ragazza cinese.

Volevamo creare una storia che fosse più adatta ai gusti estetici e alle forme espressive cinesi. Anche se il nostro budget non è neanche lontanamente vicino a quella di Mulan della Disney, abbiamo grande fiducia.»

Quello che vuole quindi fare la Gold Valley Film è un nuovo film di Mulan che possa piacere anche ai cinesi, di cui i cinesi possano andare fieri come gli americani o gli inglese vanno fieri delle proprie principesse Disney. Alla fine dei conti, non si può sapere cosa piace agli abitanti di una nazione dove non si abita o dove non si hanno origini. È come avviene con le traduzioni o con il doppiaggio, si cerca di far immedesimare al meglio il lettore nelle parole di un continente che non gli appartiene.

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Fonte: regnodisney.it

Tra i due film ci saranno anche delle differenze di trama, poiché quella che uscirà nel 2020 avrà delle rivisitazioni sulla storia delle origini di Mulan ma passerà subito alla sua scelta di divenire un soldato dell’esercito. La futura principessa conosce le arti marziali e le vengono affidate delle missioni complesse che solo lei può riuscire a compiere, proprio come un assassino professionista.

Ci sarà comunque il dubbio della principessa che si trova a dover fare una scelta: scegliere l’amore oppure salvare il proprio paese. Questo film, come afferma Luo, vuole sottolineare il personaggio di Mulan in maniera individuale, poiché cerca di sconfiggere lo stereotipo che si ha della Cina che «apprezza solo il collettivo».

«In molte versioni, lo slogan di Mulan è ‘Porterò onore alla mia famiglia’, ma volevamo esplorare ciò che lei stessa vuole oltre quel senso di responsabilità. I giovani di oggi apprezzano davvero l’individualità, quindi l’abbiamo reso un concetto più pregnante.»

Quindi, nei prossimi mesi avremo non solo una nuova rivisitazione di Cenerentola, ma anche di Mulan. Chissà cosa dovremo aspettarci e se saremo delusi o soddisfatti! Intanto, guardiamo il trailer ufficiale.

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