#10 – Riviviamo i classici della nostra adolescenza: Once Upon A Time

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Siamo arrivati al decimo articolo di Riviviamo i classici della nostra adolescenza e oggi, anche in onore del suo nono anniversario, ricorderemo Once Upon A Time, la serie con le fiabe Disney (e non solo) ma rivisitate e spesso capovolte. I personaggi buoni sono cattivi, i cattivi sono buoni, Biancaneve non è una principessa inutile e tanto, tanto altro. L’avete mai vista?

Prima di parlare della serie che in 7 anni, con ben 7 stagioni, ci ha fatto rivisitare il mondo Disney e delle favole che da bambini amavano guardare, leggere o farci leggere, vi ricordo che anche nelle prossime due settimane parleremo di serie tv, per cui se avete idee sulle serie o volete proporre qualcosa, potete farlo su Instagram, su Twitter o rispondere al sondaggio sul canale Telegram, oppure affidarvi completamente alle mie idee.

Se invece vi siete persi gli scorsi articoli, potete rileggerli qui:

E ora immergiamoci nel mondo delle favole. Chiaramente, se non avete visto la serie fermatevi a “trama”, perché nel paragrafo dei personaggi ci sono degli spoiler che potrebbero rovinarvi la visione.

Once Upon a Time: trama

«Nella cittadina di Storybrooke vivono delle persone che sono, in realtà, dei personaggi delle fiabe, ma non se lo ricordano. Henry il figlio adottivo del sindaco è l’unico a sapere chi sono in realtà i suoi concittadini e fa di tutto per risvegliare la loro memoria. Il piccolo cerca disperatamente Emma, la sua vera mamma, nella speranza che lei possa finalmente spezzare l’incantesimo fatto dalla Regina Cattiva quasi trent’anni prima, impedendo, di fatto, ai personaggi delle fiabe di vivere i loro “lieto fine”. La matrigna di Henry cerca di allontanare Emma, sia per paura di perdere il figlio Henry che per paura che il sortilegio si rompa. Emma, grazie alla sua caparbietà ed ai suoi nuovi amici riuscirà a resistere.»

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Fonte: ew.com

La trama di Once Upon a Time principalmente ruota intorno a questi personaggi e a questi avvenimento: inizia tutto con un sortilegio perché la matrigna cattiva non accetta che Biancaneve e il Principe Azzurro abbiano il loro lieto fine e quindi tutti i personaggi della Foresta Incantata vengono trasportati, senza memoria, a Storybrooke, una cittadina del Maine. Nessuno ricorda la propria vera identità e nessuno sa la verità tranne Regina, Tremotino ed Henry, figlio di Regina/matrigna cattiva/sindaco della città.

Tutto finché nelle loro vite non entra Emma, figlia di Biancaneve e il Principe Azzurro e mamma biologica di Henry, conosciuta anche come la salvatrice, che viene portata nella città dal figlio per salvare tutti i personaggi da Regina. Riuscirà la nostra eroina a salvare tutti e, soprattutto, a credere?

Le prime sei stagioni di Once Upon a Time comunque hanno diversi villain e diverse avventure, mentre la settima viene ambientata proprio in un’altra città e con alcuni dei personaggi che già conosciamo insieme ad altri nuovi. C’è anche uno spin-off, ovvero C’era una volta nel paese delle meraviglie, basato sulla storia di Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie.

I personaggi di Once Upon a Time

I personaggi delle favole rimodellati per Once Upon a Time sono un grande e validissimo motivo per vedere la serie, poiché comincerete ad apprezzare persino Biancaneve o Aurora che non è di certo una cosa da poco considerando l’inettitudine e il sessismo di cui quelle due principesse sono intrinseche. Per cui, conosciamo o riviviamo i personaggi principali della serie. Vedremo prima quelli con più differenze, poi nomineremo gli altri.

Impossibile non iniziare con una delle co-protagoniste, ovvero Biancaneve/Mary Margaret. Nella favola classica Biancaneve è una ragazzina che scappa dalla matrigna cattiva dopo la morte del padre e si rifugia in una casetta con i Sette Nani. Qui, senza che nessuno le chieda niente e senza neanche conoscere qualcuno, inizia a pulire. Perché, si sa, l’emblema dell’essere donna è pulire, cantare, parlare con gli uccellini e sfornare figli.

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Fonte: pinterest

Ma la Biancaneve di Once Upon a Time, interpretata da Ginnifer Goodwin, è tutto tranne che questo. È una guerriera, una combattente, tira con l’arco e sa combattere, sfida la Regina cattiva anche a costo della propria vita. E i Nani? Conosce Brontolo mentre tutti e due sono incarcerati e, da quel momento, si alleano. Niente pulizie o cose del genere. L’unica cosa in comune è il bacio del vero amore che la salva (ma con cui lei salva il principe).

Altro personaggio rivoluzionario è Cappuccetto Rosso/Lupo Cattivo/Ruby. Sì, avete capito bene, Cappuccetto Rosso è anche il Lupo Cattivo: iconico. Nella fiaba è una ragazzina innocente che si fa abbindolare dal lupo. In Once Upon a Time, dove è interpretata da Meghan Ory, Cappuccetto Rosso è una ragazza ribelle che combatte e protegge i suoi amici, non sa di essere il Lupo ma quando lo scopre cerca di combattere contro questo lato di sé, fino a che non lo accetta.

Capitan Uncino/Killian Jones, qualcun altro è follemente innamorato di lui? No? Capitan Uncino è un personaggio nelle favole cattivo, lo vediamo sempre fallire di fronte a Peter Pan (ironia della sorte, in questa serie Peter Pan è il cattivo), mentre in Once Upon a Time (lo interpreta Colin O’Donoghue) è abbastanza neutro. O meglio, anche quando è cattivo non lo è mai davvero, fa comunque delle azioni buone o per aiutare i buoni.

Infine, meritano di essere citati sia la Regina Cattiva/Regina Mills che Tremotino/Signore Oscuro/Coccodrillo/Bestia/Signor Gold, due personaggi cattivi ma buoni, che noi abbiamo amato nonostante tutto. Iniziamo con la prima, che è la mamma adottiva di Henry e che soprattutto rivediamo con altri occhi. Per Regina avviene un po’ come Malefica in Maleficent: ci viene spiegato perché è cattiva. La Regina Cattiva di Lana Parrilla è diventata cattiva ma non ci è nata. Aveva dei sogni, amava, non apprezzava la magia, la sua cattiveria è scaturita dalla sete di vendetta (molto discutibile), ma, nonostante ciò, durante la sua vita a Storybrooke e dopo, ha comunque compiuto gesti buoni, soprattutto per il figlio.

Robert Carlyle interpreta più personaggi in Once Upon a Time, ma principalmente lo conosciamo per Tremotino e Signor Gold, ma è anche il Coccodrillo di Peter Pan o la Bestia di La Bella e la Bestia. È sicuramente più malefico di Regina, ma anche nel suo caso la cattiveria è nata dalla brama di potere per poter proteggere il figlio e poter avere il rispetto che nessuno gli dava, poiché considerato un fifone.

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Fonte: pinterest

Altri personaggi principali e che dobbiamo nominare sono ovviamente Emma Swan (che non è parente di Bella di Twilight) interpretata da Jennifer Morrison e che è la Salvatrice, colei che è destinata a far tornare la memoria a tutti i cittadini di Storybrooke, il frutto del vero amore. Insieme a lei, Henry Mills (Jared S. Gilmore), figlio e vero credente all’opposto della madre. Sarà lui a riportare Emma nella città e a convincerla, piano piano, che il suo libro delle favole racconta la verità.

Nominiamo anche Principe James “Azzurro”/David Nolan, che come nelle favole è il Principe Azzurro che salva Biancaneve ma che non è solo questo, perché in Once Upon a Time aveva una sorta di gemello cattivo e soprattutto anche lui lotta per il vero amore, andando contro a ciò che è meglio per il regno (sicuramente non sposare una fuggitiva) ma seguendo solo il suo cuore.

Ci sono tanti altri personaggi che meritano di essere nominati, come Mulan e soprattutto Aurora, ma citarli tutti è pressoché impossibile, ma se vedrete (o rivedrete) la serie li ricorderete sicuramente e vi innamorerete di nuovo di loro.

Conclusioni

Detto ciò, Once Upon a Time è stata una delle serie che ha accompagnato la nostra adolescenza, che ci ha fatto amare, in un modo diverso, le favole che adoravamo nella nostra infanzia. Abbiamo ricominciato a credere insieme ad Emma, siamo cresciuti insieme a Henry, abbiamo apprezzato di più la Regina Cattiva e Capitan Uncino, siamo stati felici di ricrederci su alcune principesse e, come Biancaneve e il Principe Azzurro, abbiamo sempre creduto nel vero amore.

Quello che ci lascia Once Upon a Time, oltre a tanti bei ricordi e alle morali delle favole, è sapere che, in fin dei conti, tutto quello che ci hanno detto nelle favole non è solo una bugia, ma anche anche quelle storie posseggono un briciolo di verità che deve spingerci a credere.

C’era una volta, e ci sarà per sempre. 

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Fonte: pinterest

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